Rogge di Irrigazione
Tratto da : La Carta Ittica della Provincia di Vicenza –1997
Vengono alimentati dalle acque del fiume Brenta numerosi canali irrigui sia in destra che in sinistra idrografica.
Le campagne circostanti necessitano di grandi quantitativi d’acqua per le coltivazioni agricole data la notevole permeabilità dei terreni ghiaiosi della zona.
Esistono delle antiche rogge di irrigazione costruite al tempo della Repubblica Serenissima e la più antica, la Roggia Molina, risale al 1311.
Tra le più importanti ci sono le rogge Isacchina, Balbi, Cappella, Trona-Michela e Grimana.
E’ un sistema idrografico alquanto complesso ed un ambiente molto particolare sotto il profilo ideologico.
Le rogge sono infatti tutte regimate e sottoposte ad una serie di interventi nel corso dell’anno, interventi che influenzano lo stato delle loro comunità biologiche.
Le operazioni di espurgo che vengono svolte periodicamente e in modo analogo per tutte le rogge sono essenzialmente di due tipi: il prosciugamento del corso d’acqua in determinati mesi dell’anno e la falciatura delle macrofite acquatiche.
Le rogge che scorrono in destra Brenta attraversano territori agricoli per lo più scarsamente antropizzati e, anche se sono evidenti alcuni fenomeni di inquinamento, la qualità delle loro acque può considerarsi discreta.
Le rogge in sinistra Brenta hanno fondali meno naturali e ricevono gli scarichi dei centri abitati o industriali che attraversano; la qualità delle acque non è buona e sono ben visibili gli effetti dell’inquinamento.
Per conoscere tutte le attività del Consorzio di Bonifica Pedemontano Brenta, leggi di seguito.
Tratto da : http://www.pedemontanobrenta.it/
FUNZIONI E COMPITI
L’irrigazione:
Le fonti dei prelievi per irrigazione sono le acque del Brenta e quelle provenienti dalle risorgive; queste sono siti in cui le acque sotterranee affiorano in superficie, delle vere e proprie sorgenti naturali, che formano corsi d’acqua e ambienti di eccezionale valenza.
La superficie irrigata si estende per circa 30.000 ettari. Già 6.000 di questi sono stati convertiti dai tradizionali sistemi a scorrimento a più moderni sistemi a pioggia, al fine di risparmiare acqua in tempi in cui essa è sempre più preziosa.
L’energia:
Per ridurre le spese energetiche, molto onerose visto l’alto numero di impianti di pompaggio, il Consorzio si è dotato di due centrali idroelettriche, ubicate a Bassano del Grappa. Tali impianti producono 11 milioni di chilowattora all’anno; è energia pulita , da fonte rinnovabile , con vantaggi non solo economici, ma anche ambientali.
La bonifica idraulica:
La bonifica idraulica nel comprensorio è prevalentemente a scolo naturale, tranne in alcuni bacini a Sud, dotati di sollevamento meccanico.
Una o più volte all’anno è necessario pulire accuratamente questi collettori, ove possibile con mezzi meccanici, altrimenti manualmente.
Sono inoltre presenti centinaia di manufatti idraulici (botti a sifone, chiaviche di derivazione ed emissarie, sostegni, misuratori, opere di difesa, arginature, ponti, ponti-canali, partitori, sfioratori, salti di fondo, scivoli, griglie, sgrigliatori, tombinature, impianti idrovori e di sollevamento). Anch’essi sono oggetto di manutenzione e di continuo rinnovamento.
L’evoluzione del territorio:
L’ urbanizzazione degli ultimi anni, avvenuta con grande impulso e spesso in modo disordinato, ha determinato nuovi problemi nei confronti dello scolo delle acque; un’area urbana infatti dà un contributo 10 o 15 volte superiore alle portate nei corsi d’acqua, rispetto ad un’area agricola. La rete scolante preesistente si è quindi rivelata in molti casi insufficiente e diventano necessarie nuove opere per garantire la sicurezza idraulica, in un territorio ormai a rischio. Il Consorzio è molto impegnato per progettare soluzioni e realizzare nuovi interventi , in questo caso con finanziamenti pubblici, ove disponibili, viste le finalità di interesse collettivo.
La struttura operativa:
L’apparato è formato da oltre 80 dipendenti, per la maggior parte operanti nei vari cantieri di lavoro, o in continuo movimento per le operazioni sui numerosi organi di manovra ed il controllo dei vari impianti.
Il territorio è suddiviso in 14 zone omogenee, affidate ciascuna ad un sorvegliante , che ha il compito di sorvegliare i canali e tutto quanto di edificatorio avviene nelle pertinenze, di organizzare le manutenzioni e di attuare le manovre idrauliche, sia nel periodo estivo, durante l’irrigazione, sia durante eventi di piena.
Il restante personale compone squadre specializzate di intervento su canali e manufatti, con organizzazione simile ad un’impresa, con l’utilizzo di un moderno parco macchine : guidati dal personale dipendente, sono attivi 9 escavatori (dotati di particolari benne per l’espurgo e il diserbo dei fossi), 2 terne, 6 trattrici diserbatrici, 9 motobarche diserbatrici (per lo sfalcio delle alghe in presenza d’acqua), 14 autocarri, 27 autovetture, oltre a varie attrezzature da cantiere. Per le emergenze sono poi disponibili 4 gruppi elettrogeni e tre elettropompe mobili. La potenza di lavoro delle macchine operatrici è di circa 4.900 cavalli.
Ove la presenza di alberature, di fabbricati e recinzioni lungo le sponde impedisca il transito delle macchine, diventa necessario l’ intervento manuale , più lungo e con maggiori oneri. Per queste attività si ricorre a personale avventizio, che esegue la manutenzione dei canali dall’interno, in particolar modo durante le asciutte stagionali.
L’organico si completa con l’ ufficio progettazione e direzione dei lavori , che segue le opere straordinarie, con l’ ufficio catasto e sistema informativo territoriale , che segue gli aggiornamenti delle proprietà (oltre 100.000 utenti) e la riscossione dei tributi, oltre alla cartografia informatizzata, con l’ ufficio personale e ragioneria , che cura la contabilità amministrativa ed i servizi relativi ai rapporti di lavoro e con l’ ufficio segreteria , che si occupa degli affari generali (assicurazioni, vertenze legali, delibere, archivio e protocollo, ecc.).
Servizio delle emergenze:
E’ stato istituito un servizio di vigilanza e di coordinamento delle emergenze, a cui ci si può rivolgere durante tutte le 24 ore, tramite il numero verde 800-234741 , affidato ad un tecnico reperibile. Questi è in grado, in qualsiasi momento, di attivare personale e mezzi adeguati al caso, con possibilità di disporre di macchine operatrici o di quant’altro serva in situazioni di emergenza idraulica.
Benefici e costi:
Il contributo di bonifica viene speso interamente nel comprensorio , a beneficio di chi sul territorio stesso risiede. L’Ente è amministrato da membri eletti dagli utenti tra gli utenti , con ampia rappresentanza delle comunità locali.
La contribuenza viene stabilita in base ad un apposito Piano di Riparto predisposto dal Consorzio e approvato dalla Regione. Esso prevede che tutti i proprietari di immobili partecipino alle spese di manutenzione e gestione dei canali, impianti e manufatti, in base al beneficio, che è stato valutato tramite alcuni parametri (lunghezza della rete, intensità delle opere, costi di esercizio, costi energetici, tipi di terreno) nelle varie zone omogenee.