La qualità biologica delle acque del Fiume Brenta è buona fino all’entrata di Bassano, mentre a valle si osserva un peggioramento per la riduzione della portata fluente e per l’entrata di scarichi di due grossi depuratori consortili (II Classe di Qualità).
A valle di Friola, la condizione migliora per l’effetto diluente delle risorgive che entrano nel fiume.
Una situazione più critica si trova nelle rogge di derivazione che sono parzialmente artificializzate e soggette a varie forme di inquinamento.
Condizioni scadenti (III Classe di Qualità) sono state registrate nelle Rogge Rosà-Balbi e Vica-Cappella; nelle Rogge Isacchina, Molina, Grimana Vecchia e Trona-Michela la qualità biologica delle acque è migliore (II Classe di Qualità).
Tratto da : La Carta Ittica della Provincia di Vicenza –1997
L’Associazione Bacino Acque Fiume Brenta è sempre stata molto sensibile ed attenta a tutte le problematiche connesse all’inquinamento, chimico e/o organico, delle acque in Concessione.
Una delle tante iniziative intraprese, in occasione dell’anno Mondiale dell’Acqua (2003) e a seguito dell’ennesimo caso di inquinamento di una Roggia, è stata quella della stampa di manifesti e locandine che denunciano questo gravissimo problema e che sono state distribuite a tutti i Comuni rivieraschi per sensibilizzare la popolazione ed invitarla a segnalare i fatti dolosi dei quali fosse eventualmente testimone.
Nel corso degli anni, purtroppo, abbiamo assistito a dei gravi episodi di inquinamento, anche massicci, e che hanno causato gravi perdite del patrimonio ittico, comprese specie pregiate quali la Trota Marmorata ed il Temolo.
La situazione attuale, pur notevolmente migliorata rispetto al passato, presenta ancora dei punti critici e quindi il compito dell’Associazione resterà sempre quello della vigilanza e del controllo puntuale sul territorio, al fine di minimizzare l’impatto delle attività antropiche sulla qualità delle acque e le sue ripercussioni sulle comunità ittiche.
In ordine Friola, San Gaetano e Bassano del Grappa.
