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dall assemblea Gennaio 2010

Canale Mignano

Come descritto nella relazione del Presidente, letta in occasione dell'Assemblea Annuale svoltasi nel gennaio 2010, nel corso dell'anno precedente si era creata una notevole problematica causata dall'inibizione all'esercizio della pesca nel Canale Mignano, comunicata dall'azienda proprietaria dell'impianto, Enel Energia S.p.a. - il fatto nasceva dal rilevamento dell'alta pericolosità di perdita di vita potenzialmente derivante dal fatto che il canale, con portata notevole d'acqua, ca. 60 mc/min e dalla notevole profondità, presentava.

La Provincia di Vicenza, effettuata una prima opposizione, incaricava il proprio ufficio legale per lo studio della situazione. La risposta giunta di fatto consigliava la chiusura immediata dell'esercizio della pesca rimandando ogni responsabilità, penale e probabilmente anche civile, al Consiglio Direttivo del Bacino Acque Fiume Brenta, nella figura del Presidente in primis e allargata a tutto il Consiglio in seconda battuta.

Non poteva che derivarne una scelta dolorosa ma necessaria, di togliere dalle acque della Concessione questo importantissimo ramo.

Il Consiglio Direttivo, successivamente, ha esaminato la possibilità di esercitare la pesca con barriera di protezione e ha chiesto conforto ad una società specializzata in sicurezza ambientale e del lavoro. Giunta risposta affermativa, non è rimasto che redigere un progetto di ricenzione, progetto affidato allo studio Ing. Baldo di Venezia, successivamente sottoposto alla proprietà e alle Amminstrazioni Comunali interessate. Giunto il parere favorevole di tutti, con grande sforzo e ammirevole disponibilità dei volontari della nostra associazione, nel mese di febbraio sono iniziati i lavori, terminati per l'apertura della stagione di pesca: 2000 metri di rete e 4000 supporti infissi nel terreno e cementati costituiscono la realizzazione dell'opera.

Un grande riconoscimento ai volontari che hanno lavorato in un ambiente non favorevole e disagiato per le temperature invernali, oltre che a dovere applicare una serie di normative di sicurezza (giubbotti salvagenti automatici, cinghie di sicurezza ecc.ecc) non abituali ma dovute per la loro incolumità.

E' stato un certo anche un impegno finanziario ma ha consentito di mantenere inalterata la superficie d'acqua a disposizione dei nostri soci.

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12-06-2010
Inaugurazione nuova sede
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